giovedì 5 febbraio 2009

Sicurezza, sanzioni ai siti che incitano al crimine

Internet entra di prepotenza nel ddl sulla sicurezza. Un emendamento del presidente dei senatori dell'Udc, Giampiero D'Alia, prevede la repressione dei casi di apologia e incitamento via internet di associazioni mafiose, criminose, eversive, terroristiche, oltre che di violenza sessuale, discriminazione, odio etnico, nazionale, razziale e religioso. «In caso di accertata apologia o incitamento, il ministro dell'Interno - si legge nel testo - dispone con proprio decreto l'interruzione dell'attività indicata, ordinando ai fornitori di servizi di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine, applicando sanzioni pecuniarie per gli inadempienti». Secondo il senatore D'Alia «così facendo sarà data concretezza alle nostre iniziative per ripulire la rete, e in particolare il social network Facebook, dagli emuli di Riina, Provenzano, delle Br, degli stupratori di Guidonia e di tutti gli altri cattivi esempi cui finora si è dato irresponsabilmente spazio».

mercoledì 4 febbraio 2009

Arriva Google latitude

Un chip virtuale installato su ogni amico per monitorare costantemente la sua posizione sulla cartina. Si tratta in questo caso di una funzionalità di Google Maps per cellulari e dispositivi wireless: Latitude, che permette d’identificare dove si trovano i propri amici. Da Mountain View assicurano che tutto avviene nel rispetto della riservatezza, che è sufficiente oscurare temporaneamente la propria postazione o anche discriminare eventualmente gli amici se non si vuol far sapere dove si è a qualcuno in particolare. L’utilizzo della nuova funzionalità è semplice: occorre digitare il proprio numero di telefono sul sito internet oppure visitare google.it/latitude sul browser web del cellulare e a quel punto comparirà un'icona che identifica l'amico consenziente, indicandone in maniera approssimativa la localizzazione.

martedì 3 febbraio 2009

Caso Englaro, facebook si divide

Il popolo di internet si divide sul caso Englaro. «Riduzione dei nutrienti si o riduzione dei nutrienti no. Accettare la decisione dei giudici milanesi o meno?»Su Facebook i gruppi del pro e contro la decisione della magistratura si moltiplicano quotidianamente. Quasi 12 mila iscritti per il gruppo «Liberiamo Eluana», favorevole alla scelta di Beppino Englaro di trasferire la figlia nella clinica di Udine. Sopra le 3.500 iscrizioni quello dedicato al «No alla condanna a morte di Eluana Englaro», che ha registrato una recente impennata. Intanto il governo, malgrado le ripetute sentenze sul caso, sembra intenzionato a fermare tutto per l'ennesima volta. Due i punti d'attacco dell'esecutivo: la presunta inidoneità della clinica "La Quiete" e, soprattutto, un provvedimento urgente che anticipi il testamento biologico e contenga il divieto di interrompere l'alimentazione e l'idratazione di una persona nelle condizioni di Eluana. Sul caso sono intervenuti anche i vescovi: «E' eutanasia» anno dichiarato. «È un momento molto grave» Intanto il governo, malgrado le ripetute sentenze sul caso, sembra intenzionato a fermare tutto per l'ennesima volta. Due i punti d'attacco dell'esecutivo: la presunta inidoneità della clinica "La Quiete" e, soprattutto, un provvedimento urgente che anticipi il testamento biologico e contenga il divieto di interrompere l'alimentazione e l'idratazione di una persona nelle condizioni di Eluana.

lunedì 2 febbraio 2009

Campanella, il mafioso"pentito"in giacca e cravatta

Francesco Campanella classe ’72, mafioso pentito, ex braccio destro del boss di Villabate Nino Mandalà. Eletto presidente del consiglio comunale di Villabate all’età di 24 anni, mantenne la carica fino allo scioglimento del consiglio comunale stesso nel 1999 a causa di infiltrazioni mafiose. Nel 2000 è stato nominato segretario nazionale dei giovani dell'Udeur. Nel 2001 ha abusato della sua posizione e delle sue conoscenze fra le istituzioni comunali di Villabate per falsificare la carta d'identità che Bernardo Provenzano utilizzò per recarsi all'estero per ricevere terapie mediche. Clemente Mastella e Salvatore Cuffaro furono i suoi testimoni di nozze. Anche il deputato Francesco Saverio Romano fu presente al matrimonio, secondo le dichiarazioni di Campanella; Romano ha però smentito. SkyTg24 lo ha intervistato.