La campagna YouTube non è solo americana, come dimostra la vittoria di Barack Obama e la sua campagna elettorale. Anche Francia e Gran Bretagna stanno sposando la politica del web, Nicolas Sarkozy sta intensificando la sua presenza online con una ricca postazione in Second Life - con tanto di auditorium, video e tabelloni informativi - e un sito pieno di video e contenuti. Lo stratega della comunicazione web si chiama Loic La Meur, un noto blogger francese, ora consulente del presidente francese Il premier britannico Gordon Brown intanto si sottopone regolarmente a un “question time” su YouTube, rispondendo alle domande (filtrate?) dei cittadini, con l'intento di avvicinare gli elettori più giovani. Respingendo, così, le accuse dell'opposizione che lo considera un politico 'vecchio stampo'.A Natale dell'anno scorso pure la regina Elisabetta ha lanciato un canale dedicato, "the royal channel" - ci sono 23626 iscritti, per un totale di 1.728.408 visualizzazioni. La monarchia britannica nel corso degli anni si è sempre mostrata interessata alla tecnologia. Nel 1976, durante una visita alle forze armate, Elisabetta spedì la sua prima email, risale invece al 1997 il lancio del sito e al 2006 il primo messaggio alla nazione scaricabile da internet.
sabato 15 novembre 2008
Web politicians
La campagna YouTube non è solo americana, come dimostra la vittoria di Barack Obama e la sua campagna elettorale. Anche Francia e Gran Bretagna stanno sposando la politica del web, Nicolas Sarkozy sta intensificando la sua presenza online con una ricca postazione in Second Life - con tanto di auditorium, video e tabelloni informativi - e un sito pieno di video e contenuti. Lo stratega della comunicazione web si chiama Loic La Meur, un noto blogger francese, ora consulente del presidente francese Il premier britannico Gordon Brown intanto si sottopone regolarmente a un “question time” su YouTube, rispondendo alle domande (filtrate?) dei cittadini, con l'intento di avvicinare gli elettori più giovani. Respingendo, così, le accuse dell'opposizione che lo considera un politico 'vecchio stampo'.A Natale dell'anno scorso pure la regina Elisabetta ha lanciato un canale dedicato, "the royal channel" - ci sono 23626 iscritti, per un totale di 1.728.408 visualizzazioni. La monarchia britannica nel corso degli anni si è sempre mostrata interessata alla tecnologia. Nel 1976, durante una visita alle forze armate, Elisabetta spedì la sua prima email, risale invece al 1997 il lancio del sito e al 2006 il primo messaggio alla nazione scaricabile da internet.
martedì 11 novembre 2008
Romania, 8 milioni per farsi conoscere
La Romania vuole farsi conoscere e modificare l'immagine negativa, da "cronaca nera" che ha in Italia, dove vive e lavora più di un milione di cittadini romeni. E' per questo che "Casa Romania" ha aperto le porte a Roma. Voluta dal governo di Bucarest, per mostrare che "il lifestyle dei romeni non è poi così diverso dal vostro",spiega Alexandru Ionesco, responsabile per la Romania della campagna d'immagine "Romania piacere di conoscerti". Un'iniziativa che coinvolge Italia e Spagna e che è costata al governo romeno 8 milioni di euro, di cui più della metà spesi in Italia. Secondo i giovani volontari romeni che invitano i visitatori ad entrare nello stand, questa esperienza serve "soprattutto dopo l'omicidio della Reggiani", spiega Horia, studente di economia alla Sapienza. Mentre i cuochi professionisti cucinano il chiftelute, ouaumpluete e sarmale cu zmantana (polpettine, uova ripiene einvoltini di verza con panna e polenta), alcuni dei piatti tipici della cucina romena, Horia e la sua fidanzata Gabriela parlano della propria esperienza di romeni in Italia. "Abitiamo all'Accademia di Romania e studiamo all'università - si presentano con semplicità i due giovani - da un anno e mezzo aquesta parte abbiamo sentito il bisogno di una campagna di sensibilizzazione di questo genere", dicono facendo riferimentoagli spot e alle iniziative organizzate dal governo di Bucarest tra Italia e Spagna e che si concluderanno a fine novembre. L'atteggiamento degli italiani "è cambiato da quel momento"anche se "noi non abbiamo avuto tante occasioni per notare il raffreddamento", spiega Horia. Poi dopo un piccolo consulto in romeno tra i due fidanzati, una pausa: "Beh in effetti dei piccoli cambiamenti l'abbiamo sentiti anche sulla nostra pelle -spiega Horia - Una volta ho chiesto informazioni durante una manifestazione e quando ho detto di essere romeno ho visto dall'altra un cambio di atteggiamento". Storie di romeni integrati che da anni vivono, studiano,investono e lavorano in Italia, come i testimonial scelti dalla campagna promozionale. Romeni che, però, vogliono anche tornare a casa per avere successo in Romania. "Finiamo gli studi e poi torniamo a casa - spiegano ancora Gabriela e Horia - questa è una bella parentesi e ci ricorderemo dell'Italia, ma la nostra vita è a casa". "Casa Romania" approderà a Milano dal 20 al 22 novembre presso Piazza Affari e mostrerà le stanze, i cibi, le usanze, le tradizioni e le abitudini dei romeni tra le mura della propria abitazione. Al termine della manifestazione "verranno eseguitidei sondaggi per verificare l'efficacia della campagna", conclude Ionescu. Bucarest ha scelto di puntare su due delle regioni con la più alta percentuale di romeni, il Lazio e la Lombardia,rispettivamente con 200.000 e 160.000 residenti di nazionalità romena.
sabato 8 novembre 2008
Barack on the web
Il web lo ha accompagnato alla presidenza anche nella notte che ha preceduto la sua elezione: su Flickr è possibile vedere le foto dell’attesa, un’intima costruita che comunque rendono Obama, la famiglia e i suoi collaboratori familiari. Ieri sera mentre alla tv generalista presentava il teatrino dell’intrattenimento per le famiglie, chi ha voluto ha potuto seguire la prima conferenza stampa di Obama su diversi siti internet italiani e stranieri.
mercoledì 5 novembre 2008
La corsa alla Casa Bianca
Barack Obama, il presidente
L’esito travolge anche la Florida e l’Ohio, i due Stati che avevano portato Bush alla Casa Bianca nel 2000 e nel 2004. Obama conquista anche la Virginia (l'ultima vittoria democratica risaliva al 1964) e ottiene una clamorosa vittoria, sia pure per poche migliaia di voti, in North Carolina, dove l'elettorato afro-americano ha fatto la differenza. Stravince in Colorado, Nevada e New Mexico. Gli Usa sono in festa, a Chicago la folla si è riunita al Grant Park per celebrare Obama. A New York, Times Square si è riempita di gente mentre l'Empire State Building, che era colorato di rosso e blu in spirito bipartisan ha cambiato colore per illuminarsi con il blu democratico. Tante le feste spontanee in piazza da est a ovest, da nord a sud degli States.Obama ha ricevuto anche le congratulazioni di Bush: "Presidente eletto, mi congratulo. Che fantastica notte per lei, la sua famiglia e i suoi sostenitori. Io e Laura abbiamo chiamato per congratularci con lei e sua moglie. Prometto di rendere dolce questa transizione. Lei è in procinto di intraprendere uno dei più grandi viaggi della vita". Si spengono i riflettori su una campagna elettorale durata quasi due anni. L’America ha un nuovo presidente ed è difficile non pensare al volto e alle parole di martin Luter King “I have a dream”. Un nero alla Casa Bianca, la svolta americana. E oggi gli States si sono svegliati con la luce di un nuovo sole.