
Naturalmente il riconoscere uguale dignità alla carta stampata e all’informazione sul web vuol dire aprire gli occhi sulla profonda crisi che sta attraversando il giornalismo tradizionale. Una delle ultime illustri vittime è il New York Times che è stato costretto a numerosi tagli e a porre un’ipoteca sulla nuova sede. Seguono i licenziamenti di Gannett (editore tra l'altro di Usa Today), i debiti di 10 miliardi di euro del gruppo Tribune (responsabile della pubblicazione del Chicago Tribune e del Los Angeles Times) e una lunga lista di perdite e “bad news” per il gruppo. «Le nuove regole ampliano il raggio d'azione del Pulitzer e riconoscono il ruolo di Internet» ha dichiarato l'amministratore del premio, Sig Gissler. Un riconoscimento che comunque fa pensare che si sta aprendo la strada a un altro modo di fare giornalismo. Chissà quando e se si arriverà a vendere l’ultima copia del New York Times…io non me lo auguro. Piuttosto preferirei veder convivere pacificamente e in profonda armonia ciò che rappresenta la storia e il futuro dell’informazione.
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