"Hey Facebook, breastfeeding is not obscene!". E’ il nome della petizione lanciata sul social network da Kelli Roman, una mamma che ha visto sparire le sue foto da Facebook in cui allattava la sua bambina. Ed è stata subito polemica seguita da un ampio dibattito on line sulla decorosità o meno delle immagini. Dopo aver rimosso le foto che facevano vedere un po’ troppo il seno materno è scattata la protesta degli utenti arrabbiati per il divieto.
"Foto che mostrano un seno per intero violano le condizioni sul materiale osceno, pornografico e sessualmente esplicito e possono essere rimosse", ha spiegato in una dichiarazione un portavoce del popolare sito di social network. "Le foto su cui interveniamo sono quasi esclusivamente quelle segnalateci da altri utenti che si lamentano".
Ma la protesta non si fermata ed è scesa in piazza. La settimana scorsa un gruppo di manifestanti ha organizzato un "allattamento" virtuale ed una piccola dimostrazione davanti alla sede di Facebook a Palo Alto, California.
Fino ad adesso la petizione ha raccolto oltre 80.000 firme e oltre 10.000 commenti, rilanciando il dibattito sull'opportunità o meno dell'allattamento in pubblico.
"Foto che mostrano un seno per intero violano le condizioni sul materiale osceno, pornografico e sessualmente esplicito e possono essere rimosse", ha spiegato in una dichiarazione un portavoce del popolare sito di social network. "Le foto su cui interveniamo sono quasi esclusivamente quelle segnalateci da altri utenti che si lamentano".
Ma la protesta non si fermata ed è scesa in piazza. La settimana scorsa un gruppo di manifestanti ha organizzato un "allattamento" virtuale ed una piccola dimostrazione davanti alla sede di Facebook a Palo Alto, California.
Fino ad adesso la petizione ha raccolto oltre 80.000 firme e oltre 10.000 commenti, rilanciando il dibattito sull'opportunità o meno dell'allattamento in pubblico.
Nessun commento:
Posta un commento