
E' in rete anche una petizione rivolta al presidente della commissione parlamentare antimafia Beppe Pisanu: "Non possiamo accettare che vi sia chi alimenti un fenomeno devastante e chi inneggi alle gesta dei carnefici degli uomini dello Stato". Un'altra petizione è per il ministro delle Telecomunicazioni: "Non si può lasciare i social network senza una corretta gestione, altrimenti chiediamo anche la loro chiusura per complicità in apologia di reato, punibile secondo il nostro codice penale".
La protesta antimafia adesso viaggia anche su internet.
Entro nella pagina che inneggia a Riina. Gli occhi di quel sanguinario assassino mi fissano e provo quasi una senso di nausea. Per noi giovani siciliani che nel '92 eravamo solo bambini e che abbiamo visto negli occhi dei nostri genitori il vuoto, la disperazione, la rabbia e le lacrime, scrivere di gruppi che decantano i mafiosi è un pugno allo stomaco. Tra i fan vedo i volti di giovanissimi e leggo alcuni commenti riprovevoli. A volte sembra che debba rimanere solo lo sconforto, ma poi tornano alla mente le parole di Giovanni Falcone. L'appello di Papa Giovanni Paolo II nella valle dei templi di Agrigento e la lotta che non si fermerà mai perché le loro idee camminano sulle nostre gambe.
(Tratto da BluNotte)
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